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Il Durga-Puja o Navaratri (letteralmente “nove notti”) è la più grande festività religiosa dell’India, durante la quale la divinità viene adorata come Madre. La festività si tiene due volte all’anno: in primavera, il Rama-Navaratri viene celebrato con la luna nuova del mese di Chaitra (aprile-maggio) e in autunno, il Durga-Navaratri viene celebrato con la luna nuova del mese di Aswayuja (settembre-ottobre). L’inizio dell’estate e dell’inverso sono due momenti di importanti congiunzioni climatiche e solari. A causa del cambio di stagione, le menti e i corpi delle persone vanno incontro a notevoli trasformazioni che offrono una importante opportunità di purificazione tramite l’adorazione della Madre Divina.
Le celebrazioni durano nove giorni, in onore delle nove manifestazioni di Durga, e si svolgono in commemorazione della vittoria di Durga su Mahishasura, il mitico demone con la testa di bufalo. Il ricercatore spirituale, nella sua pratica, divide il Navaratri in tre periodi di tre giorni per adorare i diversi aspetti della Dea Suprema, che delineano i passaggi dell’evoluzione dell’uomo dallo stato di individualità allo stato della realizzazione del divino.
Nei primi tre giorni, la Madre Divina viene adorata come Forza Agente, Energia, Kali, Dea della Distruzione e del Rinnovamento, consorte di Shiva. Preghiamo Kali affinchè distrugga i nostri vizi e annichilisca le tendenze animalesche presenti nella nostra natura. Ella è inoltre il potere che protegge la nostra pratica da tutte le distrazioni e cadute. Questo è un periodo di purificazione, durante il quale ci disfiamo di tutte le attitudini negative. E’ come quando si fa spazio nell’armadio per accogliervi i nuovi vestiti. I primi tre giorni del Navaratri, dedicati alla distruzione delle impurità, ci sostengono nello sforzo determinato che dobbiamo compiere per sradicare le tendenze negative dalla nostra mente.
Nei successivi tre giorni, una volta che riusciamo a sconfiggere le negatività e a spezzare le vecchie abitudini, il passo successivo consiste nel costruire le qualità positive che andranno a rimpiazzare quelle negative eliminate. Questo lato gradevole della pratica è simboleggiato dall’adorazione di Lakshmi, la Dea della Prosperità, consorte di Vishnu. Lakshmi concede ai suoi devoti inesauribile ricchezza divina, amore, gentilezza, devozione, pazienza, sopportazione, carità e via dicendo. Tali qualità non si possono ottenere dall’esterno, ma devono essere sviluppate interiormente invocando la Dea nei nostri cuori. Se lo sviluppo delle qualità positive non viene compiuto con la massima sincerità, le vecchie tendenze finiranno inesorabilmente per rialzare la testa. Pertanto, questo passaggio della pratica spirituale ha la stessa importanza del precedente.
Quando il praticante riesce a sradicare le tendenze negative e a sviluppare le pure, divine qualità satviche, si pone nella condizione di conseguire la saggezza divina. Gli ultimi tre giorni di Navaratri sono perciò consacrati all’adorazione di Sarasvati, Dea della Saggezza, consorte di Brahma. Ella dona la conoscenza del Supremo, del suono mistico e quindi la piena conoscenza del Sé. In questo periodo, riceviamo istruzioni divine circa il modo migliore di far uso delle risorse che ci vengono inviate. Si tratta di imparare a servirsi con il massimo di efficienza e consapevolezza di tutto quello che abbiamo.
Il decimo giorno, Vijaya Dasami, rappresenta il trionfante risveglio dell’individuo alla Realizzazione del Sé, che si ottiene per mezzo della discesa della Conoscenza, possibile solo con la Grazia della Madre. Si celebra dunque la vittoria, il conseguimento dell’obbiettivo, il riconoscimento della nostra eterna identità con lo Spirito Supremo.
Oltre a questo, però, ciascun giorno del Navaratri è dedicato a un particolare aspetto della Madre Divina, i Nava Durga (nove nomi di Durga).
Durante il Navaratri, accostatevi alla Dea con cuore aperto. Mettete il vostro cuore a nudo davanti a Lei in tutta franchezza e umiltà. Siate semplici come bambini. Distruggete impietosamente i nemici che sono l’egoismo, la furbizia e la disonestà. Abbandonatevi totalmente a Lei senza riserve e disinteressatamente. Cantate i suoi elogi, ripetete il Suo nome, immergetevi nel Suo culto con fede e devozione forti. La grazia della Madre è senza confini, la Sua misericordia è senza limiti, la Sua conoscenza è infinita, la Sua potenza incommensurabile, il Suo splendore indescrivibile. Ella accorda sia la prosperità materiale che la liberazione spirituale.
Gloria alla Madre Divina! Lasciatevi condurre passo per passo alla cima della scala spirituale e unitevi al Signore!
Generalmente si fanno “sacrifici” e offerte personali durante i nove giorni, come l’abbandono di certi alimenti o beveraggi o qualsiasi altra cosa a cui siete abituati quotidianamente. Certuni si limitano a un solo pasto al giorno durante tutti i nove giorni. Altri abbandonano la loro bevanda preferita, come il caffé o il te, altri non guardano la televisione, altri abbandonano una qualsiasi loro consuetudine quotidiana (attaccamento). Potete anche aggiungere qualcosa che non fate abitualmente come leggere la “Sapta Sati” o passi dal “Ramayana” o dal “Mahabharata” o altri testi sacri, tutto ciò per venti o trenta minuti al giorno per i nove giorni consecutivi. Qualunque sia la vostra scelta, l’idea è che ogni volta che vi accorgete che state facendo una rinuncia o una pratica spirituale, offriate un pensiero o una preghiera alla Madre Divina per accrescere la vostra devozione verso di Lei. Se potete perseguire la vostra sadhana durante tutti i nove giorni, una ricompensa speciale della Madre Divina giungerà verso il nono o il decimo giorno. Ella promette “un’esperienza fisica personale” e voi soli saprete quando si verificherà.
Il quinto giorno è considerato come “il tornante”, quando gli aspetti di pulizia e purificazione sono terminati, il resto dei giorni diviene allora più facile da gestire. L’energia di ciascun giorno continua ad accumularsi dall’inizio alla fine del Navaratri; c’è tanta energia generata che ogni cerimonia del fuoco è sempre più piena di energia divina (Shakti). Per ottenere migliori benefici e più grandi risultati, si consiglia di cominciare dal primo giorno ed arrivare alla fine senza mancare nessuna cerimonia. Questo esige un certo impegno personale, ma ne vale veramente la pena. Pensate al grande sacrificio personale che fa la Madre per prendersi cura di noi.
Durga mata ki Jai!
Jai Maha Maya Ki Jai!